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Crittonews SOLUZIONE
Inviato: dom apr 19, 2009 14:37
da _et_
... sarebbe plurale, ma io di notizia ne riporto una sola:
Crittonews 5 1 5 9
Resa nota l'attesa sentenza sull'autodifesa
Strappare l'abito dell'aggressore non è reato
PVT
Re: Crittonews
Inviato: dom apr 19, 2009 18:48
da _et_
Lo sa bene...
mathias
Re: Crittonews
Inviato: gio apr 30, 2009 14:04
da _et_
mmmh... nessuno che giochi a carte da queste parti eh?!
Re: Crittonews
Inviato: gio apr 30, 2009 22:58
da _et_
Per fortuna lo sa anche...
Alcinoo
Re: Crittonews
Inviato: mer mag 27, 2009 20:18
da _et_
_et_ ha scritto:Crittonews 5 1 5 9
Resa nota l'attesa sentenza sull'autodifesa
Strappare l'abito dell'aggressore non è reato
PVT
Sol.:
"sette" è mezzo legittimo = sette e mezzo legittimo
Si tratta di un punteggio al gioco del "sette e mezzo" abbastanza diffuso (almeno dalle mie parti) nelle tavolate natalizie, insieme alla tombola e altri giochini simili...
http://it.wikipedia.org/wiki/Sette_e_mezzo
Il 7 e mezzo realizzato con due sole carte (un sette e una figura, oppure la matta e una figura oppure la matta e un sette) è detto sette e mezzo reale o sette e mezzo legittimo o anche sette e mezzo d'emblée. Il giocatore che realizza questo punteggio riceve dal banco una somma pari al doppio della posta e diventa mazziere alla mano successiva.
Ma, evidentemente, non è così conosciuto altrove...
Re: Crittonews SOLUZIONE
Inviato: gio mag 28, 2009 10:35
da jumborex
Sono il meno adatto a discutere di tecnica, ma quel
sette non equipolle? Uno strappo nel vestito si chiama
sette per via della forma a 7 che presenta.
Insomma
sette è proprio
7.
Re: Crittonews SOLUZIONE
Inviato: gio mag 28, 2009 12:55
da _et_
jumborex ha scritto:Sono il meno adatto a discutere di tecnica, ma quel
sette non equipolle? Uno strappo nel vestito si chiama
sette per via della forma a 7 che presenta.
Insomma
sette è proprio
7.
Sì che equipolle, ma ne ha facolta!
Le crittonews sono forme particolari di crittografie mnemoniche, dalle quali ereditano struttura e regole.
Nelle crittografie mnemoniche ciò che è importante è il cambiamento complessivo del senso della frase, essendo invece accettabili equipollenze (e persino identità) di singole parole.